I cannabinoidi sono delle sostanze chimiche di origine naturale, biochimicamente vengono classificati come terpenofenoli. Si suddividono in tre categorie: i Fitocannabinoidi, che si trovano naturalmente nelle piante di Cannabis Sativa L., gli Endocannabinoidi, hanno la capacità di legarsi ai recettori cannabinoidi, gli stessi con cui interagiscono i fitocannabinoidi, infine troviamo i Cannabinoidi Sintetici, che sono riprodotti nei laboratori chimici.
Ad oggi, nella Cannabis, sono stati identificati più di 70 cannabinoidi, molti dei quali sono ancora poco studiati. I più importanti sono:

THC – TETRAIDROCANNABINOLO
Prime delle recenti scoperte scientifiche sul CBD, il tetraidrocannabinolo è stato il cannabinoide più studiato dai ricercatori.
I primi utilizzi riconosciuti dalla farmacologia riguardavano il trattamento degli effetti collaterali della chemioterapia e della spasticità muscolare causata dalla sclerosi multipla. Oggi le evidenze scientifiche e una vasta aneddotica hanno reso sempre più diffuso il suo utilizzo terapeutico in sostituzione o integrazione di altri trattamenti.
Nella pianta il THC è presente sotto forma del suo precursore acido tetraidrocannabinolo THCa. La decarbossillazione per riscaldamento del THCa lo trasforma in THC e ne attiva le proprietà psicotrope. Esistono diverse applicazioni terapeutiche o di integrazione alimentare a base di acidi cannabinoidi non decarbossilati e quindi non psicoattivi.
CBD – CANNABIDIOLO
Medicamente, è usato per trattare convulsioni, infiammazioni, ansia e nausea, oltre che inibire la crescita delle cellule tumorali. Recenti studi hanno dimostrato che sarebbe efficace nel trattamento della schizofrenia, che potrebbe anche alleviare i sintomi della distomia. La ricerca è in corso come trattamento per l’epilessia.
Il CBD ha mostrato effetti sedativi anche negli animali. Altre ricerche mostrano che il cannabidiolo aumenta la vigilanza. Può ridurre il tasso di eliminazione del THC nel corpo interferendo con il suo metabolismo nel fegato. Avrebbe anche un effetto sui recettori della nicotina e svolgere un ruolo nel fermare e smettere di fumare.
Il CBD interagisce con i recettori dei cannabinoidi del corpo, attivando e migliorando la risposta naturale del corpo al dolore, all’ansia e allo stress, ecc. nel sistema nervoso.
CBN – CANNABINOLO
Il CBN è il risultato dell’ossidazione del THC. Risulta leggermente psicoattivo, in misura molto inferiore rispetto al THC. Sembra però esercitare un’azione di miglioramento della qualità del sonno. Ha effetto analgesico, sedativo, antibatterico, antiemetico, anticonvulsivo antinfiammatorio, antiproliferativo. Non rientra nelle tabelle di sostanze controllate.
CBG – CANNABIGEROLO
E’ presente in quantità piccole e mutevoli nella pianta ma è strettamente legato ai processi che sviluppano i cannabinoidi principali. Interviene sui recettori coinvolti nella produzione di serotonina e adrenalina. Non ha effetti psicoattivi ed è fra le rare sostanze con azione neurogenica nelle cellule cerebrali. Ha mostrato effetti antibatterici, antitumorali e sedativi. Alcuni studi indicano un’azione sulla ricrescita del tessuto osseo. Sembra avere effetto antiepilettico.
CBC – CANNABICROMENE
Finora poco studiato ma promettente come analgesico, antinfiammatorio, antivirale, antibatterico e antitumorale. Non è psicoattivo ma sembra più potente del CBD contro i sintomi dell’ansia.
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